L’articolo offre una nuova analisi dei FF 15, 41a e 49 di Duride di Samo (FGrHist 76). L’autore indaga la funzione delle allusioni omeriche presenti nei tre frammenti alla luce del contesto storico e del dibattito politico di IV-III secolo a.C. Sembra che Duride prendesse di mira la vulgata che celebrava Alessandro come un ‘nuovo eroe omerico’: parodizzando una scena di banchetto del re con i suoi hetairoi, egli parrebbe aver suggerito che dietro l’apparente arete del sovrano si nascondesse un animo dissoluto, corrotto dai costumi e dalle ricchezze asiatiche (F 49). A simili meccanismi di ribaltamento/parodia Duride potrebbe aver fatto ricorso in più di un’occasione, e non solo parlando di Alessandro; questo, almeno, lascia credere il possibile accostamento polemico tra Agamennone e Demetrio attestato in F 15. Dalla rilettura dei testi emergono così la vocazione politica dei Makedonika e l’interesse dello storico per gli ethe dei dynamenoi: a questo riguardo, si suggerisce che Duride realizzasse i propri approfondimenti psicologici attraverso l’analisi di aneddoti e dettagli biografici, ricorrendo talvolta anche a modelli analogici. L’autore conclude rilevando la distanza tra il profilo di Duride delineato in questo articolo e quello della tradizione moderna, che ritrae il Samio come esponente di una storiografia ‘tragica’ o ‘artistica’ disinteressata alla dimensione pragmatica del racconto storico.

Sovrani macedoni e modello omerico: sulla natura politica dei Makedonika di Duride

Michele Saccomanno
2022-01-01

Abstract

L’articolo offre una nuova analisi dei FF 15, 41a e 49 di Duride di Samo (FGrHist 76). L’autore indaga la funzione delle allusioni omeriche presenti nei tre frammenti alla luce del contesto storico e del dibattito politico di IV-III secolo a.C. Sembra che Duride prendesse di mira la vulgata che celebrava Alessandro come un ‘nuovo eroe omerico’: parodizzando una scena di banchetto del re con i suoi hetairoi, egli parrebbe aver suggerito che dietro l’apparente arete del sovrano si nascondesse un animo dissoluto, corrotto dai costumi e dalle ricchezze asiatiche (F 49). A simili meccanismi di ribaltamento/parodia Duride potrebbe aver fatto ricorso in più di un’occasione, e non solo parlando di Alessandro; questo, almeno, lascia credere il possibile accostamento polemico tra Agamennone e Demetrio attestato in F 15. Dalla rilettura dei testi emergono così la vocazione politica dei Makedonika e l’interesse dello storico per gli ethe dei dynamenoi: a questo riguardo, si suggerisce che Duride realizzasse i propri approfondimenti psicologici attraverso l’analisi di aneddoti e dettagli biografici, ricorrendo talvolta anche a modelli analogici. L’autore conclude rilevando la distanza tra il profilo di Duride delineato in questo articolo e quello della tradizione moderna, che ritrae il Samio come esponente di una storiografia ‘tragica’ o ‘artistica’ disinteressata alla dimensione pragmatica del racconto storico.
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