A differenza dell’animale, scrive il giovane Anders, l’uomo è essenzialmente separato dal proprio ambiente, che per lui è il mondo, ed è perciò libero. A questa prima distanza, Anders ne affiancherà progressivamente un’altra, ben più inquietante, che separa l’umano dal proprio agire e che con ciò dà vita a quello sviluppo deterministico e sovrastante della tecnica che, a suo giudizio, condurrà all’annientamento atomico. Eppure lo stesso luogo da cui proviene la voce allarmata e inesorabile di Anders può indicare lo spazio «politico» di un agire ancora in grado di alimentarsi di quella stessa libertà che, da giovane, egli stesso aveva definito «patologica».
Distanze
Fabio Polidori
2023-01-01
Abstract
A differenza dell’animale, scrive il giovane Anders, l’uomo è essenzialmente separato dal proprio ambiente, che per lui è il mondo, ed è perciò libero. A questa prima distanza, Anders ne affiancherà progressivamente un’altra, ben più inquietante, che separa l’umano dal proprio agire e che con ciò dà vita a quello sviluppo deterministico e sovrastante della tecnica che, a suo giudizio, condurrà all’annientamento atomico. Eppure lo stesso luogo da cui proviene la voce allarmata e inesorabile di Anders può indicare lo spazio «politico» di un agire ancora in grado di alimentarsi di quella stessa libertà che, da giovane, egli stesso aveva definito «patologica».File | Dimensione | Formato | |
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