Fare scuola a classi aperte in rete Sperimentazione di didattica condivisa in piccole scuole isolate e con pluriclassi Giuseppina Rita Jose Mangione, Michelle Pieri, Massimo Faggioli In the school year 2020-2021, INDIRE launched in Italian small schools a pilot experimentation of a teaching meth- od already validated in Québec and considered useful for overcoming the educational limits typical of remoteness scenarios (Mangione and Cannella, 2020). “Classi in rete” is characterized by a shared didactic practice where “de- localized” classes are involved in a common disciplinary path by adapting calendars, spaces, and teacher roles, using virtual twinning environments, videoconferencing and spaces for discussion such as the Knowledge Forum (KF) (Mangione and Pieri 2019; Mangione et al., 2021). The experimentation of the model in Abruzzo involved 12 small schools and is based on a design-based research methodological approach (Sandoval, 2014). This paper aims to answer the following questions: Q1 Has the experience of networked classes fostered changes in the teaching practices and strategies of teachers? Q2 Which are the elements that conditioned the teamwork in open classes? The analysis uses a mixed method that integrates a standard search through data matrix and an interpretative search through group interviews aimed at the involved teachers and students. In fact, alongside a structured quantitative survey aimed at understanding the impact that the model had in the experimental classes in terms of collaboration, interdisciplinarity, reorganization of times and workspaces, we conducted a qualitative analysis based on focus groups with the teachers involved aimed at understanding to what extent the model has affected their propensity for change. Keywords: “Classi in rete”, small schools, remoteness, design based research, mixed method Nell’anno scolastico 2020-2021, INDIRE ha avviato una sperimentazione pilota nelle piccole scuole italiane di un metodo didattico già validato in Québec e ritenuto utile per superare i limiti educativi che si verificano in situazioni di remoteness (Mangione e Cannella, 2020). “Classi in rete” si caratterizza per una pratica didattica condivisa dove classi “delocalizzate” vengono coinvolte in un percorso disciplinare comune adattando calendari, spazi e ruoli dei docenti utilizzando ambienti di gemellaggio virtuale, di videoconferenza e spazi di argomentazione come il Knowledge Forum (KF) (Mangione e Pieri 2019; Mangione et al., 2021). La sperimentazione del modello in Abruzzo ha coinvolto 12 piccole scuole e poggia su un approccio metodologico di analisi di tipo design-based research (Sandoval, 2014) L’arti- colo vuole restituire una risposta alle seguenti domande: D1 L’esperienza di classi in rete ha favorito cambiamenti nelle prassi e strategie didattiche dei docenti? D2 Quali sono gli elementi che hanno condizionato il lavoro per gruppi a classi aperte? L’analisi si avvale di un metodo misto che integra una ricerca standard tramite matrice dati e una ricerca di tipo inter- pretativo tramite interviste di gruppo rivolte ai docenti coinvolti e agli studenti. Infatti, accanto a un’indagine quanti- tativa strutturata volta a comprendere l’impatto che il modello ha avuto nelle classi sperimentali in termini di collab- orazione, interdisciplinarità, riorganizzazione dei tempi e degli spazi di lavoro, è stata condotta un’analisi qualitativa basata su focus group con i docenti per rilevare quanto il modello abbia inciso sulla loro propensione al cambiamento.

Fare scuola a classi aperte in rete. Sperimentazione di didattica condivisa in piccole scuole isolate e con pluriclassi

PIERI Michelle;
2022-01-01

Abstract

Fare scuola a classi aperte in rete Sperimentazione di didattica condivisa in piccole scuole isolate e con pluriclassi Giuseppina Rita Jose Mangione, Michelle Pieri, Massimo Faggioli In the school year 2020-2021, INDIRE launched in Italian small schools a pilot experimentation of a teaching meth- od already validated in Québec and considered useful for overcoming the educational limits typical of remoteness scenarios (Mangione and Cannella, 2020). “Classi in rete” is characterized by a shared didactic practice where “de- localized” classes are involved in a common disciplinary path by adapting calendars, spaces, and teacher roles, using virtual twinning environments, videoconferencing and spaces for discussion such as the Knowledge Forum (KF) (Mangione and Pieri 2019; Mangione et al., 2021). The experimentation of the model in Abruzzo involved 12 small schools and is based on a design-based research methodological approach (Sandoval, 2014). This paper aims to answer the following questions: Q1 Has the experience of networked classes fostered changes in the teaching practices and strategies of teachers? Q2 Which are the elements that conditioned the teamwork in open classes? The analysis uses a mixed method that integrates a standard search through data matrix and an interpretative search through group interviews aimed at the involved teachers and students. In fact, alongside a structured quantitative survey aimed at understanding the impact that the model had in the experimental classes in terms of collaboration, interdisciplinarity, reorganization of times and workspaces, we conducted a qualitative analysis based on focus groups with the teachers involved aimed at understanding to what extent the model has affected their propensity for change. Keywords: “Classi in rete”, small schools, remoteness, design based research, mixed method Nell’anno scolastico 2020-2021, INDIRE ha avviato una sperimentazione pilota nelle piccole scuole italiane di un metodo didattico già validato in Québec e ritenuto utile per superare i limiti educativi che si verificano in situazioni di remoteness (Mangione e Cannella, 2020). “Classi in rete” si caratterizza per una pratica didattica condivisa dove classi “delocalizzate” vengono coinvolte in un percorso disciplinare comune adattando calendari, spazi e ruoli dei docenti utilizzando ambienti di gemellaggio virtuale, di videoconferenza e spazi di argomentazione come il Knowledge Forum (KF) (Mangione e Pieri 2019; Mangione et al., 2021). La sperimentazione del modello in Abruzzo ha coinvolto 12 piccole scuole e poggia su un approccio metodologico di analisi di tipo design-based research (Sandoval, 2014) L’arti- colo vuole restituire una risposta alle seguenti domande: D1 L’esperienza di classi in rete ha favorito cambiamenti nelle prassi e strategie didattiche dei docenti? D2 Quali sono gli elementi che hanno condizionato il lavoro per gruppi a classi aperte? L’analisi si avvale di un metodo misto che integra una ricerca standard tramite matrice dati e una ricerca di tipo inter- pretativo tramite interviste di gruppo rivolte ai docenti coinvolti e agli studenti. Infatti, accanto a un’indagine quanti- tativa strutturata volta a comprendere l’impatto che il modello ha avuto nelle classi sperimentali in termini di collab- orazione, interdisciplinarità, riorganizzazione dei tempi e degli spazi di lavoro, è stata condotta un’analisi qualitativa basata su focus group con i docenti per rilevare quanto il modello abbia inciso sulla loro propensione al cambiamento.
2022
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