Il Friuli Venezia Giulia è una regione autonoma ed è anche quella che ha visto stabilita la propria struttura territoriale in una fase successiva al resto del Paese. Questo fatto ha condizionato le sue coesione e organizzazione interna, basata sulla contrapposizione prima tra le due parti che la definiscono, poi fra le province, che passano nel corso della sua storia prima da due a tre e poi da tre a quattro. Il suo sviluppo è condizionato, nella prima parte della sua vita, dalla presenza del confine internazionale che impone il primato dell’attenzione militare nella gestione degli spazi. Dopo la caduta dei Paesi socialisti e in particolare della Jugoslavia, la politica regionale avvia una riflessione sulle forme di un’organizzazione amministrativa funzionale alla crescita integrata della comunità regionale. L’applicazione della autonomia non più condizionata da fenomeni esterni produce l’introduzione, nel giro di un quindicennio, di quattro successivi provvedimenti di riordino territoriale che vanno dal tentativo fallito dell’istituzione di una provincia montana alla creazione di una serie di aree vaste, dall’abolizione delle amministrazioni provinciali a seguito della legge nazionale 56 del 2014 alla restaurazione dello status quo.
«Ritorna alla casella di partenza». La gestione del riordino amministrativo in Friuli Venezia Giulia
Zilli, Sergio
2023-01-01
Abstract
Il Friuli Venezia Giulia è una regione autonoma ed è anche quella che ha visto stabilita la propria struttura territoriale in una fase successiva al resto del Paese. Questo fatto ha condizionato le sue coesione e organizzazione interna, basata sulla contrapposizione prima tra le due parti che la definiscono, poi fra le province, che passano nel corso della sua storia prima da due a tre e poi da tre a quattro. Il suo sviluppo è condizionato, nella prima parte della sua vita, dalla presenza del confine internazionale che impone il primato dell’attenzione militare nella gestione degli spazi. Dopo la caduta dei Paesi socialisti e in particolare della Jugoslavia, la politica regionale avvia una riflessione sulle forme di un’organizzazione amministrativa funzionale alla crescita integrata della comunità regionale. L’applicazione della autonomia non più condizionata da fenomeni esterni produce l’introduzione, nel giro di un quindicennio, di quattro successivi provvedimenti di riordino territoriale che vanno dal tentativo fallito dell’istituzione di una provincia montana alla creazione di una serie di aree vaste, dall’abolizione delle amministrazioni provinciali a seguito della legge nazionale 56 del 2014 alla restaurazione dello status quo.File | Dimensione | Formato | |
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