RIASSUNTO: Il Grande Giubileo dell’anno 2000 indetto da Papa Giovanni Paolo II ha indubbiamente favorito una riscoperta della pia pratica del pellegrinaggio, tanto cara alla societas christiana medievale. Ciò ha comportato una rivalutazione delle antiche tradizionali vie di pellegrinaggio ad Petri Sedem, ma anche la creazione di nuovi itinerari verso le chiese giubilari disseminate nelle Diocesi del mondo (chiese cattedrali, basiliche minori, santuari o chiese venerande per antichità e amate dal popolo cristiano). Particolarmente interessante, anche dal punto di vista delle implicazioni geografiche, è il caso del Monte Santo di Lussari nelle Alpi orientali, verso cui, nel periodo estivo, convergono flussi ininterrotti di pellegrini provenienti dalle Diocesi dei Paesi contermini (Austria, Italia e Slovenia) figlie della metropolia aquileiese, un fenomeno, si badi bene, quello dei pellegrinaggi ai luoghi mariani che negli ultimi decenni si sta diffon dendo in tutto il mondo. Il Santuario del Lussari, dedicato a Sancta Maria in Excelsis e l’attiguo borgo che lo custodisce sulla sommità della montagna mariana, è immerso in uno spettacolare “mare di montagne” ed è raggiungibile anche attraverso i tre itinerari del Cammino Celeste, ancora in corso di realizzazione nei segmenti austriaco e sloveno, percorsi indubbiamente rilevanti non solo dal punto di vista spirituale ma anche culturale e ambientale. SUMMARY: Monte Santo di Lussari, destination of the Celestial Way. The Great Jubilee of the year 2000 announced by Pope John Paul II undoubtedly favored a rediscovery of the pious practice of pilgrimage, so dear to the medieval Christian society. This has led to a re-evaluation of the ancient traditional pilgrimage routes ad Petri Sedem, but also the creation of new itineraries towards the jubilee churches scattered in the Dioceses of the world (cathedral churches, minor basilicas, sanctuaries or churches venerable for antiquity and loved by the Christian people). Particularly interesting, also from the point of view of geographical implications, is the case of Monte Santo di Lussari in the eastern Alps, towards which, in the summer, uninterrupted flows of pilgrims converge from the dioceses of neighboring countries (Austria, Italy and Slovenia) once pertaining to the metropolis of Aquileia. A phenomenon, mind you, that of pilgrimages to Marian places which in recent decades has been spreading all over the world. The Sanctuary of Lussari, dedicated to Sancta Maria in Excelsis and the adjacent village that guards it on the top of the Marian mountain, is immersed in a spectacular “sea of mountains” and can also be reached via the three itineraries of the Celestial Way, still in progress of realization in the Austrian and Slovenian segments, paths that are undoubtedly relevant not only from a spiritual point of view but also from a cultural and environmental point of view.

Il Monte Santo di Lussari meta del cammino celeste

Michele Stoppa
Writing – Review & Editing
2023-01-01

Abstract

RIASSUNTO: Il Grande Giubileo dell’anno 2000 indetto da Papa Giovanni Paolo II ha indubbiamente favorito una riscoperta della pia pratica del pellegrinaggio, tanto cara alla societas christiana medievale. Ciò ha comportato una rivalutazione delle antiche tradizionali vie di pellegrinaggio ad Petri Sedem, ma anche la creazione di nuovi itinerari verso le chiese giubilari disseminate nelle Diocesi del mondo (chiese cattedrali, basiliche minori, santuari o chiese venerande per antichità e amate dal popolo cristiano). Particolarmente interessante, anche dal punto di vista delle implicazioni geografiche, è il caso del Monte Santo di Lussari nelle Alpi orientali, verso cui, nel periodo estivo, convergono flussi ininterrotti di pellegrini provenienti dalle Diocesi dei Paesi contermini (Austria, Italia e Slovenia) figlie della metropolia aquileiese, un fenomeno, si badi bene, quello dei pellegrinaggi ai luoghi mariani che negli ultimi decenni si sta diffon dendo in tutto il mondo. Il Santuario del Lussari, dedicato a Sancta Maria in Excelsis e l’attiguo borgo che lo custodisce sulla sommità della montagna mariana, è immerso in uno spettacolare “mare di montagne” ed è raggiungibile anche attraverso i tre itinerari del Cammino Celeste, ancora in corso di realizzazione nei segmenti austriaco e sloveno, percorsi indubbiamente rilevanti non solo dal punto di vista spirituale ma anche culturale e ambientale. SUMMARY: Monte Santo di Lussari, destination of the Celestial Way. The Great Jubilee of the year 2000 announced by Pope John Paul II undoubtedly favored a rediscovery of the pious practice of pilgrimage, so dear to the medieval Christian society. This has led to a re-evaluation of the ancient traditional pilgrimage routes ad Petri Sedem, but also the creation of new itineraries towards the jubilee churches scattered in the Dioceses of the world (cathedral churches, minor basilicas, sanctuaries or churches venerable for antiquity and loved by the Christian people). Particularly interesting, also from the point of view of geographical implications, is the case of Monte Santo di Lussari in the eastern Alps, towards which, in the summer, uninterrupted flows of pilgrims converge from the dioceses of neighboring countries (Austria, Italy and Slovenia) once pertaining to the metropolis of Aquileia. A phenomenon, mind you, that of pilgrimages to Marian places which in recent decades has been spreading all over the world. The Sanctuary of Lussari, dedicated to Sancta Maria in Excelsis and the adjacent village that guards it on the top of the Marian mountain, is immersed in a spectacular “sea of mountains” and can also be reached via the three itineraries of the Celestial Way, still in progress of realization in the Austrian and Slovenian segments, paths that are undoubtedly relevant not only from a spiritual point of view but also from a cultural and environmental point of view.
2023
9788894690132
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11368/3065878
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