Lo scopo del saggio è analizzare la categoria di “necessità” che Machiavelli utilizza con una frequenza molto alta sia nel Principe sia nei Discorsi, attribuendole significati molto diversi e, talvolta, tra loro discordanti. Va inoltre tenuto presente che Machiavelli esprime il senso della necessità anche senza usare il termine specifico, ma attraverso avverbi ("sempre"), aggettivi ("naturale"), sostantivi ("fortuna"), verbi ("bisognare" e "dovere") oppure attraverso espressioni come "gli è che", "donde", "nasce che", "conchiudo dunque" e altre ancora. Attraverso l’esame di ben sei diverse modalità d’uso del termine “necessità”, il saggio cerca di mettere in luce come l'intenzione di Machiavelli, però, non fosse quella di fornire un catalogo delle azioni politiche valide in eterno, quanto cogliere la necessità dell’agire politico all’interno dei vincoli posti dal proprio tempo. Tale necessità gli si è rivelata come un'impellenza e, al contempo, come un compito: quello della libertà, di cui egli cerca le condizioni di possibilità e di realizzabilità. In questo modo, occupandosi di pensare alla conquista della libertà nel proprio tempo, Machiavelli riesce a esporre una legge veramente universale, che dice agli uomini «godetevi pertanto quel bene o quel male che voi medesimi avete voluto».

"Necessità" nel Principe e nei Discorsi di Machiavelli

RAIMONDI, Fabio
2009-01-01

Abstract

Lo scopo del saggio è analizzare la categoria di “necessità” che Machiavelli utilizza con una frequenza molto alta sia nel Principe sia nei Discorsi, attribuendole significati molto diversi e, talvolta, tra loro discordanti. Va inoltre tenuto presente che Machiavelli esprime il senso della necessità anche senza usare il termine specifico, ma attraverso avverbi ("sempre"), aggettivi ("naturale"), sostantivi ("fortuna"), verbi ("bisognare" e "dovere") oppure attraverso espressioni come "gli è che", "donde", "nasce che", "conchiudo dunque" e altre ancora. Attraverso l’esame di ben sei diverse modalità d’uso del termine “necessità”, il saggio cerca di mettere in luce come l'intenzione di Machiavelli, però, non fosse quella di fornire un catalogo delle azioni politiche valide in eterno, quanto cogliere la necessità dell’agire politico all’interno dei vincoli posti dal proprio tempo. Tale necessità gli si è rivelata come un'impellenza e, al contempo, come un compito: quello della libertà, di cui egli cerca le condizioni di possibilità e di realizzabilità. In questo modo, occupandosi di pensare alla conquista della libertà nel proprio tempo, Machiavelli riesce a esporre una legge veramente universale, che dice agli uomini «godetevi pertanto quel bene o quel male che voi medesimi avete voluto».
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