ENG: The paper brings the inves-tigation experience with Trieste Prison inmates about issues of detention living. By re-designing detention places, it emerges how the prison cell appears as a transitional – but inhabited – space, a microcosm that contains both individual needs and the complexities of forced cohabitation. In this context, a disused space is seen as a pos-sible “decompression place” and mediating zone between prison and city. ITA: Il contributo porta l’esperienza di indagine svolta con i detenuti del carcere di Trieste sui temi dell’abitare ristretto. Dal ridisegno dei luoghi della detenzione, emerge come la cella sia uno spazio di transizione ma abitato, un microcosmo che contiene sia le necessità individuali, sia le problematiche di una convivenza forzata. In questo contesto si colloca il ripensamento di un’area in disuso: un “giardino potenziale” che, attraverso un pro-cesso di cura e di risignificazione, potrebbe diventare un luogo di mediazione e un perno di comunicazione tra carcere e città.
Microcosmi. Prigione tra spazi – abitati – di transizione e luoghi potenziali di decompressione
Patrizia Cannas
2023-01-01
Abstract
ENG: The paper brings the inves-tigation experience with Trieste Prison inmates about issues of detention living. By re-designing detention places, it emerges how the prison cell appears as a transitional – but inhabited – space, a microcosm that contains both individual needs and the complexities of forced cohabitation. In this context, a disused space is seen as a pos-sible “decompression place” and mediating zone between prison and city. ITA: Il contributo porta l’esperienza di indagine svolta con i detenuti del carcere di Trieste sui temi dell’abitare ristretto. Dal ridisegno dei luoghi della detenzione, emerge come la cella sia uno spazio di transizione ma abitato, un microcosmo che contiene sia le necessità individuali, sia le problematiche di una convivenza forzata. In questo contesto si colloca il ripensamento di un’area in disuso: un “giardino potenziale” che, attraverso un pro-cesso di cura e di risignificazione, potrebbe diventare un luogo di mediazione e un perno di comunicazione tra carcere e città.Pubblicazioni consigliate
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