Le allucinazioni visive sono definibili come esperienze percettive che si producono in assenza di stimolazione effettiva dell’organo di senso. Esse costituiscono un sintomo non-motorio particolarmente prevalente e potenzialmente invalidante della malattia di Parkinson, che può interessare sino al 70% di questi pazienti. La fisiopatologia di questi fenomeni non è ancora nota nel dettaglio. Si ritiene tuttavia che il progressivo deterioramento delle funzioni visive afferenti possa comportare la graduale attivazione di meccanismi percettivi superiori coinvolti nella modulazione dell’attenzione visiva, nel reperimento di referenze visive pregresse e nella soppressione di potenziali stimoli interferenti. Tali funzioni “top-down” non sarebbero però sufficienti nè adeguate per compensare sistematicamente alla perdita di qualità dell’informazione visiva. Ciò faciliterebbe, nel tempo, l’emergere di esperienze percettive erronee. In psicologia percettiva, le illusioni rappesentano fenomeni di erronea interpretazione dello stimolo visivo. Esse possono essere elicitate sistematicamente attraverso la manipolazione parametrica di alcune variabili dello stimolo visivo quali luminanza, colore, risoluzione temporale, configurazione spaziale ecc. Tali fenomeni non possiedono valenza patologica di per se, in quanto sono attribuili alle fisiologiche caratteristiche computazionali del sistema visivo umano. In tale contesto, la performance percettiva dell’individuo in risposta a stimoli illusori può fornire importanti informazioni circa i processi neurofisiologici alla base della percezione visiva cosciente. Il presente progetto di ricerca si è articolato attraverso uno studio esplorativo osservazionale in singolo cieco avente come scopo la caratterizzazione della performance percettiva di una popolazione di pazienti affetti da malattia di Parkinson di grado moderato e senza significativa disfunzione cognitiva. I pazienti sono stati suddivisi in due gruppi, rispettivamente con (PD_Hal) e senza (PD-NonHal) storia di allucinazioni visive, sulla base del punteggio a un questionario dedicato (University of Miami Parkinson’s Disease Hallucinations Questionnaire), ottimizzato per il riconoscimento delle allucinazioni visive tipicamente sperimentate da questi pazienti. Successivamente, sono state somministrate due figure illusorie computerizzate ritenute in grado di ingaggiare direttamente funzioni percettive verosimilmente intaccate dal processo neurodegenerativo associato alla malattia di Parkinson: l’illusione di DelBoeuf e l’illusione di restringimento da completamento amodale. Le potenziali differenze nella performance percettiva elicitata in risposta a tali stimoli sono state analizzate e confrontate con quelle di un guppo di controlli sani di pari età. Inoltre, il presente progetto di ricerca ha esplorato i sostrati neurali alla base delle possibili differenze percettive trai pazienti mediante lo studio nelle differenze nel metabolismo regionale corticale con tomografia per emissione di positroni (PET). I risultati originali di questa sperimentazione suggeriscono che, nei pazienti senza storia di allucinazioni visive, le alterazioni visuospaziopercettive associate alla malattia di Parkinson comportino un profilo di paradossale resilienza a stimoli illusori che nei soggetti sani normalmente implicano una integra rappresentazione della scena visiva globale e un adeguato shift attentivo. Tale pattern non risulta rilevabile nei pazienti con storia di allucinazioni visive, i quali, per contro, manifestano una maggior vulnerabilità a stimoli illusori che normalmente vengono contrastati, nei soggetti sani, da funzioni percettive quali segregazione figura/contrasto e identificazione di figure sovrapposte.

HIGH ORDER VISUOPERCEPTUAL IMPAIRMENTS UNDERSCORE SPECIFIC PERCEPTUAL PERFORMANCES ON ILLUSORY FIGURES IN PATIENTS WITH PARKINSON’S DISEASE: IMPLICATIONS FOR VISUAL HALLUCINATIONS / Cucca, Alberto. - (2024 Feb 01).

HIGH ORDER VISUOPERCEPTUAL IMPAIRMENTS UNDERSCORE SPECIFIC PERCEPTUAL PERFORMANCES ON ILLUSORY FIGURES IN PATIENTS WITH PARKINSON’S DISEASE: IMPLICATIONS FOR VISUAL HALLUCINATIONS

CUCCA, ALBERTO
2024-02-01

Abstract

Le allucinazioni visive sono definibili come esperienze percettive che si producono in assenza di stimolazione effettiva dell’organo di senso. Esse costituiscono un sintomo non-motorio particolarmente prevalente e potenzialmente invalidante della malattia di Parkinson, che può interessare sino al 70% di questi pazienti. La fisiopatologia di questi fenomeni non è ancora nota nel dettaglio. Si ritiene tuttavia che il progressivo deterioramento delle funzioni visive afferenti possa comportare la graduale attivazione di meccanismi percettivi superiori coinvolti nella modulazione dell’attenzione visiva, nel reperimento di referenze visive pregresse e nella soppressione di potenziali stimoli interferenti. Tali funzioni “top-down” non sarebbero però sufficienti nè adeguate per compensare sistematicamente alla perdita di qualità dell’informazione visiva. Ciò faciliterebbe, nel tempo, l’emergere di esperienze percettive erronee. In psicologia percettiva, le illusioni rappesentano fenomeni di erronea interpretazione dello stimolo visivo. Esse possono essere elicitate sistematicamente attraverso la manipolazione parametrica di alcune variabili dello stimolo visivo quali luminanza, colore, risoluzione temporale, configurazione spaziale ecc. Tali fenomeni non possiedono valenza patologica di per se, in quanto sono attribuili alle fisiologiche caratteristiche computazionali del sistema visivo umano. In tale contesto, la performance percettiva dell’individuo in risposta a stimoli illusori può fornire importanti informazioni circa i processi neurofisiologici alla base della percezione visiva cosciente. Il presente progetto di ricerca si è articolato attraverso uno studio esplorativo osservazionale in singolo cieco avente come scopo la caratterizzazione della performance percettiva di una popolazione di pazienti affetti da malattia di Parkinson di grado moderato e senza significativa disfunzione cognitiva. I pazienti sono stati suddivisi in due gruppi, rispettivamente con (PD_Hal) e senza (PD-NonHal) storia di allucinazioni visive, sulla base del punteggio a un questionario dedicato (University of Miami Parkinson’s Disease Hallucinations Questionnaire), ottimizzato per il riconoscimento delle allucinazioni visive tipicamente sperimentate da questi pazienti. Successivamente, sono state somministrate due figure illusorie computerizzate ritenute in grado di ingaggiare direttamente funzioni percettive verosimilmente intaccate dal processo neurodegenerativo associato alla malattia di Parkinson: l’illusione di DelBoeuf e l’illusione di restringimento da completamento amodale. Le potenziali differenze nella performance percettiva elicitata in risposta a tali stimoli sono state analizzate e confrontate con quelle di un guppo di controlli sani di pari età. Inoltre, il presente progetto di ricerca ha esplorato i sostrati neurali alla base delle possibili differenze percettive trai pazienti mediante lo studio nelle differenze nel metabolismo regionale corticale con tomografia per emissione di positroni (PET). I risultati originali di questa sperimentazione suggeriscono che, nei pazienti senza storia di allucinazioni visive, le alterazioni visuospaziopercettive associate alla malattia di Parkinson comportino un profilo di paradossale resilienza a stimoli illusori che nei soggetti sani normalmente implicano una integra rappresentazione della scena visiva globale e un adeguato shift attentivo. Tale pattern non risulta rilevabile nei pazienti con storia di allucinazioni visive, i quali, per contro, manifestano una maggior vulnerabilità a stimoli illusori che normalmente vengono contrastati, nei soggetti sani, da funzioni percettive quali segregazione figura/contrasto e identificazione di figure sovrapposte.
1-feb-2024
MANGANOTTI, PAOLO
36
2022/2023
Settore MED/26 - Neurologia
Università degli Studi di Trieste
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Thesis Cucca Alberto_revised_con frontespizio firmato.pdf

accesso aperto

Descrizione: Tesi di Dottorato Definitiva comprensiva di frontespizio firmato
Tipologia: Tesi di dottorato
Dimensione 5.3 MB
Formato Adobe PDF
5.3 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11368/3070658
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact