In questo testo riporto, almeno in parte, quanto presentato a Padova il 16 dicembre 2022 in occasione dell’evento “Etica e didattica in medicina”. Si tratta di considerazioni generali, frutto della mia esperienza professionale di matematico che si occupa di applicazioni biomediche, più che di un’analisi dettagliata sul tema della traduzione didattica del lavoro di ricerca. Sarebbe pertanto interessante in futuro sviluppare queste considerazioni anche alla luce di altre esperienze, cercando poi di trarne degli spunti originali. In una società in continuo e rapido cambiamento, le Università devono infatti sapersi interrogare su nuove modalità di trasmissione della conoscenza, valorizzando il patrimonio storico e trovando nuove idee per poter rispondere ai giovani di oggi, giovani che si trovano ad affrontare una realtà molto diversa e in continua evoluzione. Le Università sono un luogo privilegiato di formazione dei giovani e i giovani, al tempo stesso, portano le novità, le richieste e i punti di vista tipici delle nuove generazioni. La didattica negli Atenei non riguarda solo la lezione cosiddetta frontale in aula ma coinvolge anche altri aspetti, in primis l’esperienza di condivisione in presenza delle giornate vissute negli ambienti universitari, la possibilità di lavorare in gruppo con altri studenti, lo scambio di domande con i docenti, eccetera. Gli anni universitari possono allora diventare ancora un’esperienza indimenticabile di formazione, di amicizia, di valorizzazione dei propri talenti e delle proprie passioni. Possono diventare occasione per conoscere anche chi si occupa di discipline diverse. Formazione, talento, passione, interdisciplinarietà: tutte qualità tra l’altro sempre più richieste dal mondo del lavoro.
La traduzione didattica del lavoro di ricerca nel rapporto tra le discipline
lucio torelli
2023-01-01
Abstract
In questo testo riporto, almeno in parte, quanto presentato a Padova il 16 dicembre 2022 in occasione dell’evento “Etica e didattica in medicina”. Si tratta di considerazioni generali, frutto della mia esperienza professionale di matematico che si occupa di applicazioni biomediche, più che di un’analisi dettagliata sul tema della traduzione didattica del lavoro di ricerca. Sarebbe pertanto interessante in futuro sviluppare queste considerazioni anche alla luce di altre esperienze, cercando poi di trarne degli spunti originali. In una società in continuo e rapido cambiamento, le Università devono infatti sapersi interrogare su nuove modalità di trasmissione della conoscenza, valorizzando il patrimonio storico e trovando nuove idee per poter rispondere ai giovani di oggi, giovani che si trovano ad affrontare una realtà molto diversa e in continua evoluzione. Le Università sono un luogo privilegiato di formazione dei giovani e i giovani, al tempo stesso, portano le novità, le richieste e i punti di vista tipici delle nuove generazioni. La didattica negli Atenei non riguarda solo la lezione cosiddetta frontale in aula ma coinvolge anche altri aspetti, in primis l’esperienza di condivisione in presenza delle giornate vissute negli ambienti universitari, la possibilità di lavorare in gruppo con altri studenti, lo scambio di domande con i docenti, eccetera. Gli anni universitari possono allora diventare ancora un’esperienza indimenticabile di formazione, di amicizia, di valorizzazione dei propri talenti e delle proprie passioni. Possono diventare occasione per conoscere anche chi si occupa di discipline diverse. Formazione, talento, passione, interdisciplinarietà: tutte qualità tra l’altro sempre più richieste dal mondo del lavoro.File | Dimensione | Formato | |
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