SVELARE LA BELLEZZA SENZA TEMPO: PROTETTIVI INNOVATIVI PER PROTEGGERE GLI AFFRESCHI ROMANI

This research delves into the conservation challenges faced by wall paintings, particularly focusing on the historical and artistic value of Roman frescoes. Wall paintings necessitate tailored protective solutions due to their unique material composition and susceptibility to various forms of decay. The primary objective of this research is to develop innovative protective coatings specifically tailored for Roman frescoes, with a particular focus on their in situ preservation. The formulations aim to meet Cultural heritage standards, address environmental concerns, and exhibit a distinctive feature, commonly used protective coatings respects—impeding microbiological colonization. By embracing nanotechnology and avoiding harmful chemicals, the research seeks to contribute significantly to the evolving landscape of conservation. The study also introduces the concept of retractability, envisioning a product achieving "reversibility by biodegradation" for sustainable conservation efforts, positioning itself as a reference for developing protective coatings in Cultural heritage applications by favouring emerging nanotechnologies and biopolymers. The study focuses on Roman frescoes, considering their distinct characteristics, historical contexts, and different artistic techniques. Although this study may seem limited geographically and temporally, the developed protective coatings are anticipated to be applicable to a broader range of materials, in particular to carbonate stone ones. Acknowledging inherent limitations, the study balances depth and breadth, providing a comprehensive understanding within the chosen scope. The research is structured to answer the main scientific question: How can innovative protective coatings be formulated for Roman frescoes, focusing on in situ preservation and addressing environmental concerns? The hypothesis involves the development of a hybrid product (organic-inorganic) combining chitosan and metal nanoparticles. Chapters II to VII detail archeological frescoes characterization, exploration of THz-TDI as innovative spectroscopic technique, coating design and synthesis, experimental validation, formulation optimization, testing, and assessment of the antimicrobial properties of developed protective coatings. The applied methodology has led to promising formulations, demonstrating compatibility with fresco surfaces, enhanced hydrophobicity, and resistance to microbiological colonization. Notably, these formulations achieve these results without toxic solvents and harmful chemicals, aligning with environmentally conscious practices. The success is highlighted by a patent application, marking a significant step towards creating sustainable and effective protective coatings for Roman frescoes.

Questa ricerca affronta le sfide poste dalla conservazione dei dipinti murali, concentrandosi in particolare sugli affreschi romani. Le pitture murali necessitano di protettivi adatti alla loro composizione materica e alla loro suscettibilità a varie forme di degrado. L'obiettivo primario di questa ricerca è quello di sviluppare protettivi innovativi specificamente studiati per gli affreschi romani, con particolare attenzione alla loro conservazione in situ. Le formulazioni mirano a soddisfare gli standard imposti ai prodotti applicati ai Beni Culturali, affrontando le problematiche ambientali e presentando una caratteristica distintiva rispetto protettivi comunemente utilizzati: impedire la colonizzazione microbiologica. Abbracciando le nanotecnologie ed evitando sostanze chimiche dannose, la ricerca cerca di contribuire in modo significativo all'evoluzione del panorama della conservazione. Viene anche introdotto il concetto di ritrattabilità, immaginando un prodotto che raggiunga la "reversibilità per biodegrado" per una conservazione più sostenibile e che si ponga come riferimento per lo sviluppo di rivestimenti protettivi nelle applicazioni per i Beni Culturali, favorendo le nanotecnologie emergenti e i biopolimeri. Lo studio si concentra sugli affreschi romani, considerando le loro caratteristiche, i contesti storici e le varie tecniche artistiche. Sebbene lo studio possa sembrare limitato agli affreschi romani, i rivestimenti protettivi sviluppati sono applicabili a una gamma più ampia di materiali, in particolare i materiali lapidei carbonatici. La ricerca è strutturata per rispondere alla domanda scientifica principale: come si possono formulare rivestimenti protettivi innovativi per gli affreschi romani, concentrandosi sulla conservazione in situ e rispettando le problematiche ambientali? L'ipotesi che ha guidato lo studio prevede lo sviluppo di un prodotto ibrido (organico-inorganico) che combina chitosano e nanoparticelle metalliche. I capitoli dal II al VII illustrano la caratterizzazione degli affreschi archeologici, l’esplorazione del THz-TDI quale tecnica spettroscopica innovativa, la progettazione e la sintesi del protettivo, la validazione sperimentale, l'ottimizzazione della formulazione, i test e la valutazione delle proprietà antimicrobiche dei coatings sviluppati. La metodologia adottata ha portato a formulazioni promettenti, che dimostrano compatibilità con le superfici degli affreschi, a cui conferiscono idrofobicità e resistenza alla colonizzazione microbiologica. Le formulazioni ottengono questi risultati senza l’utilizzo solventi tossici e composti chimici dannosi. Il successo di questo progetto di ricerca è evidenziato dalla sottomissione di una domanda di brevetto, segnando un passo significativo verso lo sviluppo di protettivi sostenibili ed adatti alle pitture murali.