Il paesaggio della manifattura. Reti ambientali e poli industriali in Friuli Venezia Giulia.

This PhD research is part of a project that involves the University of Trieste, the University of Udine, and the Region Friuli Venezia Giulia in the scientific and methodological support activities necessary for the preparation of a variant of the regional Territorial Government Plan [PGT]. In detail, the research aims to investigate the ecological and environmental aspects of the regional territory, recognizing the importance of regeneration practices in urban and suburban environments. In this perspective, one of the main reading paradigms assumed is the one related to the ecological and environmental regeneration of the productive fabric, an archipelago of settlements that indiscriminately dot the entire regional surface area (and more generally the Italian peninsula) and that are generally configured with highly critical environmental, building, urban and landscape aspects. For these reasons, the theme of productive areas becomes strategic for contemporary territorial requalification, especially because of recent national and international measures on environmental sustainability. The investigation, although based on a local context, is methodologically compared with an international reference framework, providing a scenario that outlines and proposes advanced procedural solutions consistent with international guidelines. An analysis of Friuli Venezia Giulia's industrial landscapes shows that, out of a regional surface area of approximately 7.924 square kilometers, productive landscapes occupy approximately 131,57 square kilometers, to which must be added 54,7 square kilometers representing all those portions of landscapes on which past industrial planning forecasts are projected, which have not yet been implemented. These large impermeable platforms loom over the land that surrounds them, consuming vast portions of land and configuring themselves as caesuras within environmental systems and not as facilitators of continuity between them. The redevelopment of industrial metabolisms requires today, especially because of the increasingly emerging themes of transition and sustainability, a new interconnected environmental vision, capable not only of bringing benefits in the reading of the built-environment binomial but also of capturing and fostering a new territorial dimension that is more fluid and transversal. With this aim, the applied strategy places the territory and its systemic reading at the center of the experimentation, with focused attention on the elements, phenomena, and processes identifiable at different scales, to outline a new manufacturing landscape that is interconnected with the main environmental and territorial matrices.

LA PRESENTE RICERCA DI DOTTORATO SI COLLOCA ALL’INTERNO DI UN PROGETTO CHE VEDE COINVOLTE L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE, L'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE E LA REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA NELLE ATTIVITÀ DI SUPPORTO SCIENTIFICO E METODOLOGICO FUNZIONALI A PREDISPORRE UNA VARIANTE AL PGT. LA RICERCA, NEL DETTAGLIO, SI PONE L'OBIETTIVO DI APPROFONDIRE GLI ASPETTI ECOLOGICI E AMBIENTALI DEL TERRITORIO REGIONALE RICONOSCENDO L’IMPORTANZA DELLE PRATICHE DI RIGENERAZIONE DEGLI AMBIENTI URBANI E PERIURBANI. IN QUEST’OTTICA, UNO DEI PRINCIPALI PARADIGMI DI LETTURA ASSUNTI È QUELLO LEGATO ALLA RICONVERSIONE ECOLOGICA E AMBIENTALE DEI TESSUTI PRODUTTIVI, UN ARCIPELAGO DI INSEDIAMENTI CHE PUNTEGGIANO INDISTINTAMENTE TUTTA LA SUPERFICIE REGIONALE (E PIÙ IN GENERALE LA PENISOLA ITALIANA) E CHE SI CONFIGURANO GENERALMENTE CON CARATTERI DI FORTE CRITICITÀ AMBIENTALE, EDILIZIA, URBANISTICA E PAESAGGISTICA. PER TALI RAGIONI, IL TEMA DELLE AREE PRODUTTIVE DIVIENE STRATEGICO PER LA RIQUALIFICAZIONE TERRITORIALE CONTEMPORANEA, ANCHE E SOPRATTUTTO ALLA LUCE DEI RECENTI PROVVEDIMENTI NAZIONALI E INTERNAZIONALI IN MATERIA DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE. L’INDAGINE, DI FATTO, SEPPUR CALATA SU UN CONTESTO LOCALE, SI CONFRONTA METODOLOGICAMENTE CON UN QUADRO INTERNAZIONALE DI RIFERIMENTO RESTITUENDO UNO SCENARIO CHE, ANCHE SE PUNTUALE, DELINEA E PROPONE SOLUZIONI PROCESSUALI AVANZATE E COERENTI CON GLI INDIRIZZI EUROPEI ED EXTRA EUROPEI, I QUALI, SEMPRE DI PIÙ, SOTTOLINEANO LA NECESSITÀ E L’URGENZA DI UN USO PIÙ EFFICIENTE DELLE RISORSE. ANALIZZANDO I PAESAGGI INDUSTRIALI FRIULANI SI RILEVA COME, SU UNA SUPERFICIE REGIONALE PARI A CIRCA 7.924 Kmq, I TERRITORI DESTINATI ALLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE OCCUPANO CIRCA 131,57 Kmq, AI QUALI BISOGNA SOMMARE ALTRI 54,7 Kmq OGGI LATENTI, OVVEROSIA TUTTE QUELLE PORZIONI DI TERRITORIO SULLE QUALI VENGONO PROIETTATE LE PREVISIONI DI DESTINAZIONE D'USO INDUSTRIALE PASSATE OGGI NON ANCORA ATTUATE. QUESTE GRANDI PIATTAFORME IMPERMEABILI INCOMBONO SUL TERRITORIO CHE LE CIRCONDA CONSUMANDO AMPI APPEZZAMENTI DI TERRENO E CONFIGURANDOSI COME CESURE ALL’INTERNO DEI SISTEMI AMBIENTALI E NON COME FACILITATORI DI CONTINUITÀ TRA DI ESSI. LA RIQUALIFICAZIONE DEI METABOLISMI INDUSTRIALI, INVECE, NECESSITA OGGI, SPECIALMENTE ALLA LUCE DEI SEMPRE PIÙ EMERGENTI TEMI LEGATI ALLA TRANSIZIONE E ALLA SOSTENIBILITÀ, DI UNA NUOVA VISIONE AMBIENTALE INTERCONNESSA, CAPACE NON SOLAMENTE DI APPORTARE BENEFICI NELLA LETTURA DEL BINOMIO COSTRUITO-AMBIENTE, BENSÌ ANCHE DI CAPTARE E FAVORIRE UNA NUOVA DIMENSIONE TERRITORIALE PIÙ FLUIDA E TRASVERSALE. PER TALI RAGIONI, LA STRATEGIA APPLICATA PONE AL CENTRO DELLA SPERIMENTAZIONE IL TERRITORIO E LA SUA LETTURA SISTEMICA, CON ATTENZIONE MIRATA AGLI ELEMENTI, AI FENOMENI E AI PROCESSI IDENTIFICABILI ALLE DIVERSE SCALE, CON L’OBIETTIVO DI DELINEARE UN NUOVO PAESAGGIO DELLA MANIFATTURA CHE SIA INTERCONNESSO CON LE PRINCIPALI MATRICI AMBIENTALI E TERRITORIALI.