La ricerca si concentra sull’analisi delle emissioni inquinanti del settore dei trasporti e della logistica, con particolare riferimento alle catene lunghe della distribuzione, che riguardano il trasporto marittimo e quello terrestre (ferroviario). Attraverso l’analisi del trasporto marittimo e ferroviario da e per il porto di Trieste, nella ricerca si esamina una selezione delle rotte che lo collegano considerando la stima delle emissioni della componente dal lato marittimo e di quella terrestre via rotaia. Il porto di Trieste si caratterizza, infatti, fra quelli italiani, come il principale nodo ferroviario, nonché come quello avente la più elevata vocazione internazionale, in particolar modo collegando l’Estremo Oriente (Far East) con i mercati dell’Europa soprattutto centrale e orientale, garantendo in tal senso più ridotti tempi, costi ed emissioni di trasporto rispetto all’utilizzo delle sole rotte marittime fino al Nord Europa. In tale contesto, si è proceduto a sviluppare un approccio metodologico per la valutazione dell’impronta carbonica per il trasporto marittimo, nonché un primo confronto con le modalità terrestri, con un confronto fra diverse tipologie di stimatori esistenti e proponendo delle apposite simulazioni e metodologie. Nell’analisi viene adottato un approccio geografico ricostruendo, da un punto di vista cartografico, le principali tracce di percorrenza e in avvalendosi di piattaforme GIS e di geovisualizzazione per le analisi e per la rappresentazione.

Stima dell’impronta carbonica del settore dei trasporti. Un’analisi geografica sulle rotte marittime e terrestri del porto di Trieste

Andrea Gallo
;
Giuseppe Borruso
2023-01-01

Abstract

La ricerca si concentra sull’analisi delle emissioni inquinanti del settore dei trasporti e della logistica, con particolare riferimento alle catene lunghe della distribuzione, che riguardano il trasporto marittimo e quello terrestre (ferroviario). Attraverso l’analisi del trasporto marittimo e ferroviario da e per il porto di Trieste, nella ricerca si esamina una selezione delle rotte che lo collegano considerando la stima delle emissioni della componente dal lato marittimo e di quella terrestre via rotaia. Il porto di Trieste si caratterizza, infatti, fra quelli italiani, come il principale nodo ferroviario, nonché come quello avente la più elevata vocazione internazionale, in particolar modo collegando l’Estremo Oriente (Far East) con i mercati dell’Europa soprattutto centrale e orientale, garantendo in tal senso più ridotti tempi, costi ed emissioni di trasporto rispetto all’utilizzo delle sole rotte marittime fino al Nord Europa. In tale contesto, si è proceduto a sviluppare un approccio metodologico per la valutazione dell’impronta carbonica per il trasporto marittimo, nonché un primo confronto con le modalità terrestri, con un confronto fra diverse tipologie di stimatori esistenti e proponendo delle apposite simulazioni e metodologie. Nell’analisi viene adottato un approccio geografico ricostruendo, da un punto di vista cartografico, le principali tracce di percorrenza e in avvalendosi di piattaforme GIS e di geovisualizzazione per le analisi e per la rappresentazione.
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