L’evoluzione della cultura scolastica nel suo complesso ha portato a un cambiamento di prospettiva per insegnanti, famiglie e stu denti, sempre più attenti alla dimensione personale e relazionale del processo educativo. Questo cambiamento si traduce nell’assun zione di un’ottica trasformativa che rende i soggetti coinvolti agenti attivi di cambiamento (Freire, 2004). In questa ottica, l’impulso offerto dal PNRR (MIM, 2023) può potenzialmente aprire nuovi scenari di intervento e di ripensamento degli ambienti di appren dimento in una prospettiva pedagogica, educativa e formativa. Il presente contributo descrive l’uso di una forma di ricerca-azione, il Change Laboratory (Engeström et al., 1996), per illustrare come i processi di cambiamento organizzativo avviati in due Istituti com prensivi possano essere applicati per sviluppare strumenti e pratiche per analizzare e ripensare le tradizioni didattiche ed educative in prospettiva bottom-up. Il modo in cui l’istituzione risponde a que ste aspettative, in termini di curricolo vero e proprio, è il fulcro su cui si elaborano le percezioni e le valutazioni dei vari attori della scuola. L’articolo descrive come gli insegnanti e i dirigenti scola stici, con l’aiuto del ricercatore, tentino di riconfigurare la loro prassi formativa attingendo agli scenari passati, presenti e futuri della loro attività scolastica. Un approccio alla teoria dell’attività così orientato alla relazione ha implicazioni significative in termini di sfida ai processi convenzionali di trasformazione dell’istruzione e alle stesse tradizioni egemoniche di creazione della conoscenza
Il Change Laboratory come strumento per la promozione del cambiamento e dell’innovazione a scuola
Barbara Bocchi
2024-01-01
Abstract
L’evoluzione della cultura scolastica nel suo complesso ha portato a un cambiamento di prospettiva per insegnanti, famiglie e stu denti, sempre più attenti alla dimensione personale e relazionale del processo educativo. Questo cambiamento si traduce nell’assun zione di un’ottica trasformativa che rende i soggetti coinvolti agenti attivi di cambiamento (Freire, 2004). In questa ottica, l’impulso offerto dal PNRR (MIM, 2023) può potenzialmente aprire nuovi scenari di intervento e di ripensamento degli ambienti di appren dimento in una prospettiva pedagogica, educativa e formativa. Il presente contributo descrive l’uso di una forma di ricerca-azione, il Change Laboratory (Engeström et al., 1996), per illustrare come i processi di cambiamento organizzativo avviati in due Istituti com prensivi possano essere applicati per sviluppare strumenti e pratiche per analizzare e ripensare le tradizioni didattiche ed educative in prospettiva bottom-up. Il modo in cui l’istituzione risponde a que ste aspettative, in termini di curricolo vero e proprio, è il fulcro su cui si elaborano le percezioni e le valutazioni dei vari attori della scuola. L’articolo descrive come gli insegnanti e i dirigenti scola stici, con l’aiuto del ricercatore, tentino di riconfigurare la loro prassi formativa attingendo agli scenari passati, presenti e futuri della loro attività scolastica. Un approccio alla teoria dell’attività così orientato alla relazione ha implicazioni significative in termini di sfida ai processi convenzionali di trasformazione dell’istruzione e alle stesse tradizioni egemoniche di creazione della conoscenza| File | Dimensione | Formato | |
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