L’articolo descrive il progetto “Città del Sile” sviluppato da una collaborazione tra i Comuni di Casale sul Sile, Casier, Roncade, Silea e l’Università Iuav di Venezia. L’obiettivo è ripensare il territorio attraverso le relazioni con il fiume Sile, considerato un'infrastruttura naturale, per migliorare la qualità dello spazio pubblico e promuovere una mobilità sostenibile. Le proposte si basano sul potenziamento della rete dei percorsi ciclopedonali, puntando su spostamenti non solo di prossimità e sulla creazione di un sistema intermodale più efficiente. Le strategie di intervento puntano alla valorizzazione del territorio urbanizzato in modo diffuso, ipotizzando la costruzione di una sorta di parco metropolitano, con caratteri ispirati ai sistemi di spazio pubblico di altre città europee come Amsterdam o Copenaghen, dove la natura diventa parte integrante della struttura urbana. La visione alla base della Città del Sile poggia su un uso sicuro del territorio secondo logiche di prossimità, garantendo un'alta qualità della vita attraverso la creazione di percorsi ciclabili e spazi pubblici collegati in continuità. La proposta prevede il completamento della rete della mobilità dolce esistente con un’estensione di 115 km di nuovi percorsi ciclopedonali e una gestione condivisa delle risorse tra i comuni, con una pianificazione a lungo termine che ridistribuisca oneri e benefici. In particolare sono descritti interventi specifici per la riqualificazione di aree pubbliche, come nel caso del percorso lungo il fiume Melma, uno degli affluenti del Sile. L'approccio adottato è incrementale e punta sul riutilizzo di materiali esistenti e su interventi di depaving per ridurre l’impatto ambientale e i costi.

Ciclabilità tra turismo, casa-lavoro e paesaggio nei territori della Città del Sile

D'Ambros, Matteo
2019-01-01

Abstract

L’articolo descrive il progetto “Città del Sile” sviluppato da una collaborazione tra i Comuni di Casale sul Sile, Casier, Roncade, Silea e l’Università Iuav di Venezia. L’obiettivo è ripensare il territorio attraverso le relazioni con il fiume Sile, considerato un'infrastruttura naturale, per migliorare la qualità dello spazio pubblico e promuovere una mobilità sostenibile. Le proposte si basano sul potenziamento della rete dei percorsi ciclopedonali, puntando su spostamenti non solo di prossimità e sulla creazione di un sistema intermodale più efficiente. Le strategie di intervento puntano alla valorizzazione del territorio urbanizzato in modo diffuso, ipotizzando la costruzione di una sorta di parco metropolitano, con caratteri ispirati ai sistemi di spazio pubblico di altre città europee come Amsterdam o Copenaghen, dove la natura diventa parte integrante della struttura urbana. La visione alla base della Città del Sile poggia su un uso sicuro del territorio secondo logiche di prossimità, garantendo un'alta qualità della vita attraverso la creazione di percorsi ciclabili e spazi pubblici collegati in continuità. La proposta prevede il completamento della rete della mobilità dolce esistente con un’estensione di 115 km di nuovi percorsi ciclopedonali e una gestione condivisa delle risorse tra i comuni, con una pianificazione a lungo termine che ridistribuisca oneri e benefici. In particolare sono descritti interventi specifici per la riqualificazione di aree pubbliche, come nel caso del percorso lungo il fiume Melma, uno degli affluenti del Sile. L'approccio adottato è incrementale e punta sul riutilizzo di materiali esistenti e su interventi di depaving per ridurre l’impatto ambientale e i costi.
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