Dando seguito a quanto preannunciato nell’Editoriale di apertura dell’annata 2024, questo fascicolo della Rivista mostra una deliberata vocazione monografica. Ospita, infatti, il presente decalogo di temi e quesiti dedicati alla revisione costituzionale in corso, mirante a introdurre – su iniziativa del Governo – il c.d. «premierato». Per la precisione, oggetto della riflessione plurale promossa da Quaderni costituzionali è il (solo) disegno di legge costituzionale AS n. 935, Meloni- Casellati, comunicato il 15 novembre 2023, nella versione poi approvata – con emendamenti – il 24 aprile scorso dalla I Commissione permanente (Affari costituzionali) del Senato della Repubblica. Come recitava nel suo titolo originario, il disegno di legge costituzionale governativo intende introdurre «Modifiche agli articoli 59, 88, 92 e 94 della Costituzione per l’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei Ministri, il rafforzamento della stabilità del Governo e l’abolizione della nomina dei senatori a vita da parte del Presidente della Repubblica». Metodologicamente, il testo è stato scomposto e riaggregato in dieci aree tematiche: 1) gli obiettivi della riforma costituzionale, 2) il metodo della riforma costituzionale; 3) le condizioni per il successo della riforma costituzionale; 4) il modello della forma di governo; 5) il rapporto fiduciario; 6) il ruolo e i poteri del Presidente del Consiglio; 7) il ruolo e i poteri del Presidente della Repubblica; 8) il ruolo e i poteri del Parlamento; 9) la nuova regola elettorale; 10) il rapporto tra la riforma costituzionale e i principi supremi dell’ordinamento. Ciascuna delle dieci aree tematiche, illustrate in modo succinto, converge (Comitato scientifico, Comitato di direzione e Redazione) riunita attorno a questa Rivista. La loro appartenenza a differenti generazioni, scuole accademiche, orientamenti culturali, garantisce al lettore una visione plurale e diversamente orientata dei temi in esame. Redazionalmente, ognuno aveva a disposizione non più di 20.000 caratteri, con i quali affrontare – di regola – più aree tematiche, rispondendo alle relative domande. La scelta di quali e quante era rimessa alla libertà di ciascuno. Ciò giustifica una qualche asimmetria nel numero e nella lunghezza dei contributi. Si è scelto di aggregare le risposte per blocchi tematici, organizzandole poi secondo l’ordine alfabetico delle relative firme. Ciò renderà più agevole la comparazione tra i differenti punti di vista espressi, argomento per argomento. Preliminarmente, è stata riprodotta – tema per tema, domanda per domanda – la pertinente sezione del decalogo elaborato dalla Rivista. Il ringraziamento sincero va a tutti i partecipanti alla nostra iniziativa editoriale: l’onere assunto da ciascuno non era tra i più semplici, reso ancora più complicato dall’instabilità di un disegno di legge costituzionale fatto oggetto di progressivi emendamenti. Il che, spesso, ha costretto colleghe e colleghi a successivi aggiornamenti alle risposte date. Questo fascicolo di Quaderni costituzionali nasce con l’ambizione di contribuire al dibattito pubblico in corso, attraverso un format originale, fruibile anche oltre i rigidi steccati accademici (con una particolare attenzione agli operatori dell’informazione). Se l’obiettivo sarà raggiunto, la Rivista avrà confermato la propria tradizione di agorà nella quale confrontarsi, sine ira et studio, sul divenire delle nostre istituzioni. poi in una serie di interrogativi che abbiamo sottoposto a ventisei costituzionaliste e costituzionalisti1, anche esterni alla comunità di studiose e studiosi.

Un decalogo di temi e quesiti sul progetto governativo di riforma costituzionale

Corrado Caruso;Pietro Faraguna;Andrea Pugiotto;Francesca Rosa;
2024-01-01

Abstract

Dando seguito a quanto preannunciato nell’Editoriale di apertura dell’annata 2024, questo fascicolo della Rivista mostra una deliberata vocazione monografica. Ospita, infatti, il presente decalogo di temi e quesiti dedicati alla revisione costituzionale in corso, mirante a introdurre – su iniziativa del Governo – il c.d. «premierato». Per la precisione, oggetto della riflessione plurale promossa da Quaderni costituzionali è il (solo) disegno di legge costituzionale AS n. 935, Meloni- Casellati, comunicato il 15 novembre 2023, nella versione poi approvata – con emendamenti – il 24 aprile scorso dalla I Commissione permanente (Affari costituzionali) del Senato della Repubblica. Come recitava nel suo titolo originario, il disegno di legge costituzionale governativo intende introdurre «Modifiche agli articoli 59, 88, 92 e 94 della Costituzione per l’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei Ministri, il rafforzamento della stabilità del Governo e l’abolizione della nomina dei senatori a vita da parte del Presidente della Repubblica». Metodologicamente, il testo è stato scomposto e riaggregato in dieci aree tematiche: 1) gli obiettivi della riforma costituzionale, 2) il metodo della riforma costituzionale; 3) le condizioni per il successo della riforma costituzionale; 4) il modello della forma di governo; 5) il rapporto fiduciario; 6) il ruolo e i poteri del Presidente del Consiglio; 7) il ruolo e i poteri del Presidente della Repubblica; 8) il ruolo e i poteri del Parlamento; 9) la nuova regola elettorale; 10) il rapporto tra la riforma costituzionale e i principi supremi dell’ordinamento. Ciascuna delle dieci aree tematiche, illustrate in modo succinto, converge (Comitato scientifico, Comitato di direzione e Redazione) riunita attorno a questa Rivista. La loro appartenenza a differenti generazioni, scuole accademiche, orientamenti culturali, garantisce al lettore una visione plurale e diversamente orientata dei temi in esame. Redazionalmente, ognuno aveva a disposizione non più di 20.000 caratteri, con i quali affrontare – di regola – più aree tematiche, rispondendo alle relative domande. La scelta di quali e quante era rimessa alla libertà di ciascuno. Ciò giustifica una qualche asimmetria nel numero e nella lunghezza dei contributi. Si è scelto di aggregare le risposte per blocchi tematici, organizzandole poi secondo l’ordine alfabetico delle relative firme. Ciò renderà più agevole la comparazione tra i differenti punti di vista espressi, argomento per argomento. Preliminarmente, è stata riprodotta – tema per tema, domanda per domanda – la pertinente sezione del decalogo elaborato dalla Rivista. Il ringraziamento sincero va a tutti i partecipanti alla nostra iniziativa editoriale: l’onere assunto da ciascuno non era tra i più semplici, reso ancora più complicato dall’instabilità di un disegno di legge costituzionale fatto oggetto di progressivi emendamenti. Il che, spesso, ha costretto colleghe e colleghi a successivi aggiornamenti alle risposte date. Questo fascicolo di Quaderni costituzionali nasce con l’ambizione di contribuire al dibattito pubblico in corso, attraverso un format originale, fruibile anche oltre i rigidi steccati accademici (con una particolare attenzione agli operatori dell’informazione). Se l’obiettivo sarà raggiunto, la Rivista avrà confermato la propria tradizione di agorà nella quale confrontarsi, sine ira et studio, sul divenire delle nostre istituzioni. poi in una serie di interrogativi che abbiamo sottoposto a ventisei costituzionaliste e costituzionalisti1, anche esterni alla comunità di studiose e studiosi.
2024
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