Proposito di questo scritto sarà ripercorrere e approfondire la trama teoretica legata al problema del male delineatesi dall’originaria matrice kantiana sino al cuore della filosofia contemporanea così come suggerite da Marco Maria Olivetti (1943-2006) in un suo scritto intitolato "Compassione o Teodicea. L’appropriazione religiosa del problema del male nella filosofia contemporanea". Il centro della trattazione risulterà la dislocazione del problema del male dal terreno ontologico a quello etico, volgendo lo sguardo al con-patire dei soggetti quale orizzonte privilegiato della riflessione. Seguendo alcuni spunti propri del pensiero di Olivetti, a partire da una ri-frequentazione della critica kantiana della teodicea dottrinale in "Sul fallimento di tutti i tentativi filosofici in teodicea" (1791) il percorso alimentato da quel centro prenderà in considerazione il pensiero di figure eminenti della filosofia contemporanea, in parte suggerite dallo stesso filosofo romano come nei casi di Emmanuel Levinas e Luigi Pareyson, in parte da me proposte come Paul Ricoeur, altrettanto radicale nell’interpretare il male al di fuori d’ogni razionalizzazione teoretica. Si ritiene infatti che tale lettura olivettiana possa fornire interessanti stimoli alle prospettive etiche contemporanee e alla filosofia della religione, oltre a riconsegnare a Kant un posto fondamentale rispetto a tale linea di pensiero.

Intersoggettività e con-passione. Sull’esperienza del male nella filosofia contemporanea a partire da Kant

Lorenzo Pompeo
2024-01-01

Abstract

Proposito di questo scritto sarà ripercorrere e approfondire la trama teoretica legata al problema del male delineatesi dall’originaria matrice kantiana sino al cuore della filosofia contemporanea così come suggerite da Marco Maria Olivetti (1943-2006) in un suo scritto intitolato "Compassione o Teodicea. L’appropriazione religiosa del problema del male nella filosofia contemporanea". Il centro della trattazione risulterà la dislocazione del problema del male dal terreno ontologico a quello etico, volgendo lo sguardo al con-patire dei soggetti quale orizzonte privilegiato della riflessione. Seguendo alcuni spunti propri del pensiero di Olivetti, a partire da una ri-frequentazione della critica kantiana della teodicea dottrinale in "Sul fallimento di tutti i tentativi filosofici in teodicea" (1791) il percorso alimentato da quel centro prenderà in considerazione il pensiero di figure eminenti della filosofia contemporanea, in parte suggerite dallo stesso filosofo romano come nei casi di Emmanuel Levinas e Luigi Pareyson, in parte da me proposte come Paul Ricoeur, altrettanto radicale nell’interpretare il male al di fuori d’ogni razionalizzazione teoretica. Si ritiene infatti che tale lettura olivettiana possa fornire interessanti stimoli alle prospettive etiche contemporanee e alla filosofia della religione, oltre a riconsegnare a Kant un posto fondamentale rispetto a tale linea di pensiero.
2024
978-88-7723-213-7
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