Per superare gli effetti causati durante il periodo pandemico dall’isolamento sociale, dalla distanza relazionale e dall’assenza di interazioni tra pari (Porru et al., 2022), abbiamo proposto durante le lezioni di Fisica agli studenti di una classe seconda di un Liceo Scientifico Internazionale un periodo didattico caratterizzato dall’utilizzo prevalente del team-group working (Stamovlasis et al., 2006). L’obiettivo pedagogico-educativo ci ha permesso di favorire la costruzione di un ambiente di apprendimento dove gli studenti sperimentavano e condividevano il ruolo e la potenzialità sociale del “fare scienza insieme” (Sin, 2014), promuovendo così il benessere nel processo di costruzione della conoscenza (Brookes et al., 2020). Abbiamo cercato di sviluppare l’aspetto sociologico dell’apprendimento della cinematica unidimensionale coinvolgendo gli studenti nella risoluzione di situazioni problematiche “non standard” (Etkina et al., 2019), secondo le tipologie di esercizi e problemi tipici dell’approccio didattico ISLE (Investigative Science Learning Environment; Etkina et al., 2019). Si tratta di dieci tipologie di esercizi/problemi “non convenzionali” che promuovono lo sviluppo di competenze scientifiche piuttosto che la mera verifica di conoscenze come i problemi tipicamente richiedono. La caratteristica principale di queste tipologie di problemi è quella di focalizzare le richieste sulla rappresentazione della situazione fisica in esame facendo uso di diversi linguaggi disciplinari, secondo il riferimento teorico delle Rappresentazioni Multiple (Van Heuleven, 1991; Ainsworth, 1999), attivando in tal modo processi di ragionamento scientifico (induttivo, analogico e ipotetico/deduttivo – Osborne et al., 2018). Alcune tipologie inoltre potenziano l’aspetto epistemico generativo di conoscenza (Brookes et al. 2020), come il “progetta un esperimento” o “problemi basati su dati reali”. Tra le tipologie più interessanti, gli studenti hanno apprezzato quella denominata “Jeopardy” (Van Heuleven & Maloney, 1999). Ai gruppi veniva proposta una situazione fisica rappresentata in linguaggio matematico o grafico o vettoriale e il problema era ricostruire il fenomeno che aveva quella rappresentazione come descrizione. La valutazione molto positiva degli apprendimenti e del percorso didattico effettuato ci conferma che l’apprendimento cooperativo è una strategia vincente quando vengono proposte attività che ne valorizzano realmente l’efficacia.
Cinematica cooperativa: in-group-problem-solving per superare gli effetti post-pandemici
Valentina Bologna
;Cristina La Mura;Francesco Longo;
2024-01-01
Abstract
Per superare gli effetti causati durante il periodo pandemico dall’isolamento sociale, dalla distanza relazionale e dall’assenza di interazioni tra pari (Porru et al., 2022), abbiamo proposto durante le lezioni di Fisica agli studenti di una classe seconda di un Liceo Scientifico Internazionale un periodo didattico caratterizzato dall’utilizzo prevalente del team-group working (Stamovlasis et al., 2006). L’obiettivo pedagogico-educativo ci ha permesso di favorire la costruzione di un ambiente di apprendimento dove gli studenti sperimentavano e condividevano il ruolo e la potenzialità sociale del “fare scienza insieme” (Sin, 2014), promuovendo così il benessere nel processo di costruzione della conoscenza (Brookes et al., 2020). Abbiamo cercato di sviluppare l’aspetto sociologico dell’apprendimento della cinematica unidimensionale coinvolgendo gli studenti nella risoluzione di situazioni problematiche “non standard” (Etkina et al., 2019), secondo le tipologie di esercizi e problemi tipici dell’approccio didattico ISLE (Investigative Science Learning Environment; Etkina et al., 2019). Si tratta di dieci tipologie di esercizi/problemi “non convenzionali” che promuovono lo sviluppo di competenze scientifiche piuttosto che la mera verifica di conoscenze come i problemi tipicamente richiedono. La caratteristica principale di queste tipologie di problemi è quella di focalizzare le richieste sulla rappresentazione della situazione fisica in esame facendo uso di diversi linguaggi disciplinari, secondo il riferimento teorico delle Rappresentazioni Multiple (Van Heuleven, 1991; Ainsworth, 1999), attivando in tal modo processi di ragionamento scientifico (induttivo, analogico e ipotetico/deduttivo – Osborne et al., 2018). Alcune tipologie inoltre potenziano l’aspetto epistemico generativo di conoscenza (Brookes et al. 2020), come il “progetta un esperimento” o “problemi basati su dati reali”. Tra le tipologie più interessanti, gli studenti hanno apprezzato quella denominata “Jeopardy” (Van Heuleven & Maloney, 1999). Ai gruppi veniva proposta una situazione fisica rappresentata in linguaggio matematico o grafico o vettoriale e il problema era ricostruire il fenomeno che aveva quella rappresentazione come descrizione. La valutazione molto positiva degli apprendimenti e del percorso didattico effettuato ci conferma che l’apprendimento cooperativo è una strategia vincente quando vengono proposte attività che ne valorizzano realmente l’efficacia.File | Dimensione | Formato | |
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