Nel lavoro si analizza una recente sentenza del Consiglio di Stato che individua i confini applicativi tra la legge sull'equo compenso, n. 49/2023 e la disciplina relativa alla scelta del contraente nel caso di affidamento di contratti di servizi posta dal d. lgs. n. 36/2023. La sentenza del Consiglio di Stato oggetto di commento stabilisce in modo inequivocabile la radicale distinzione tra la normativa posta tutela del lavoratori subordinati dell’appaltatore pubblico e la legge sull'equo compenso che pone delle regole a tutela di un soggetto che, in quanto lavoratore autonomo, è titolare di un'attività economica. Delimitare i confini applicativi dei due plessi normativi significa tracciare il punto di equilibrio tra diversi interessi oggetto di tutela da parte dell’ordinamento giuridico sia a livello europea che interno. Si tratta della tutela dei lavoratori, subordinati e non, ma anche della libertà di iniziativa economica privata, dell’autonomia privata, della concorrenza, dei diritti dei consumatori e degli utenti, del miglior uso del pubblico denaro

LA LEGGE SULL’EQUO COMPENSO NON SI APPLICA NELL’AMBITO DI PROCEDURE DI AFFIDAMENTI PUBBLICI DI SERVIZI. Nota a Consiglio di Stato sez. V, 3 febbraio 2025 n. 844.

Giulia Milo
2025-01-01

Abstract

Nel lavoro si analizza una recente sentenza del Consiglio di Stato che individua i confini applicativi tra la legge sull'equo compenso, n. 49/2023 e la disciplina relativa alla scelta del contraente nel caso di affidamento di contratti di servizi posta dal d. lgs. n. 36/2023. La sentenza del Consiglio di Stato oggetto di commento stabilisce in modo inequivocabile la radicale distinzione tra la normativa posta tutela del lavoratori subordinati dell’appaltatore pubblico e la legge sull'equo compenso che pone delle regole a tutela di un soggetto che, in quanto lavoratore autonomo, è titolare di un'attività economica. Delimitare i confini applicativi dei due plessi normativi significa tracciare il punto di equilibrio tra diversi interessi oggetto di tutela da parte dell’ordinamento giuridico sia a livello europea che interno. Si tratta della tutela dei lavoratori, subordinati e non, ma anche della libertà di iniziativa economica privata, dell’autonomia privata, della concorrenza, dei diritti dei consumatori e degli utenti, del miglior uso del pubblico denaro
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