L’assetto della distribuzione commerciale in Italia è in continua e rapida trasformazione a seguito di spinte imprenditoriali, di innovazioni tecnologiche e dell’evoluzione del quadro regolamentare nazionale, regionale e locale, come ad esempio, il Decreto Legislativo 114/1998 e i successivi regolamenti regionali di recepimento . Su sollecitazione del legislatore nazionale, gli amministratori regionali e locali si stanno via via dotando di adeguati strumenti normativi. La Regione Friuli Venezia Giulia ha inteso perseguire un obiettivo di razionalizzazione e modernizzazione della rete distributiva regionale, tenendo conto dell’importanza strategica della distribuzione commerciale per l’economia regionale, del necessario equilibrio tra piccola, media e grande distribuzione, dell’interesse della popolazione (in particolare di quella più anziana), della necessità di contenere i tassi di mobilità infraregionali e di sviluppare i sistemi commerciali già esistenti ma non ancora sufficientemente utilizzati. I criteri di programmazione commerciale per il Friuli Venezia Giulia (FVG) sono contenuti nei regolamenti di attuazione della legge regionale n. 8/99, in particolare nel regolamento n. 138/2003 e in quello successivo n. 140/2005, che parzialmente lo sostituisce. Sono inoltre in via di definizione anche i nuovi regolamenti di attuazione della legge regionale 29/2005 (Testo Unico) in materia di commercio in sede fissa e del Piano per la Grande Distribuzione (PGD). Alla base di questo vi è in particolare uno studio sulla sostenibilità e fattibilità di progetti di grandi strutture di vendita con superficie coperta complessiva superiore a 15.000 metri quadri. Lo studio, applicando una particolare metodologia, perviene ad un’ipotesi di incremento delle strutture della grande distribuzione nei diversi bacini di utenza distributiva. In questo articolo si propone un confronto tra le stime sviluppate nel PGD e quelle sviluppabili nell’ipotesi di impiego, per la Regione Friuli Venezia Giulia, di una metodologia alternativa, in particolare quella elaborata dall’Osservatorio sul Commercio della Regione Lombardia .

La programmazione commerciale nel Friuli Venezia Giulia: due modelli a confronto

DANIELIS, ROMEO;DE LUCA, PATRIZIA
2007-01-01

Abstract

L’assetto della distribuzione commerciale in Italia è in continua e rapida trasformazione a seguito di spinte imprenditoriali, di innovazioni tecnologiche e dell’evoluzione del quadro regolamentare nazionale, regionale e locale, come ad esempio, il Decreto Legislativo 114/1998 e i successivi regolamenti regionali di recepimento . Su sollecitazione del legislatore nazionale, gli amministratori regionali e locali si stanno via via dotando di adeguati strumenti normativi. La Regione Friuli Venezia Giulia ha inteso perseguire un obiettivo di razionalizzazione e modernizzazione della rete distributiva regionale, tenendo conto dell’importanza strategica della distribuzione commerciale per l’economia regionale, del necessario equilibrio tra piccola, media e grande distribuzione, dell’interesse della popolazione (in particolare di quella più anziana), della necessità di contenere i tassi di mobilità infraregionali e di sviluppare i sistemi commerciali già esistenti ma non ancora sufficientemente utilizzati. I criteri di programmazione commerciale per il Friuli Venezia Giulia (FVG) sono contenuti nei regolamenti di attuazione della legge regionale n. 8/99, in particolare nel regolamento n. 138/2003 e in quello successivo n. 140/2005, che parzialmente lo sostituisce. Sono inoltre in via di definizione anche i nuovi regolamenti di attuazione della legge regionale 29/2005 (Testo Unico) in materia di commercio in sede fissa e del Piano per la Grande Distribuzione (PGD). Alla base di questo vi è in particolare uno studio sulla sostenibilità e fattibilità di progetti di grandi strutture di vendita con superficie coperta complessiva superiore a 15.000 metri quadri. Lo studio, applicando una particolare metodologia, perviene ad un’ipotesi di incremento delle strutture della grande distribuzione nei diversi bacini di utenza distributiva. In questo articolo si propone un confronto tra le stime sviluppate nel PGD e quelle sviluppabili nell’ipotesi di impiego, per la Regione Friuli Venezia Giulia, di una metodologia alternativa, in particolare quella elaborata dall’Osservatorio sul Commercio della Regione Lombardia .
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