La ricerca è finalizzata allo studio del ruolo del mesoclima e dell'inquinamento nella persistenza e ricolonizzazione dei licheni epifiti in ambiente urbano, con particolare riguardo agli effetti della disponibilità idrica. Per testare il ruolo della disponibilità idrica sulla diversità lichenica sono state scelte due città-campione, Udine e Padova, in quanto presentano numerosi canali che attraversano il tessuto urbano e condizioni macroclimatiche comparabili. Sono state individuate coppie di transetti paralleli, di cui uno orientato lungo il percorso di questi corsi d’acqua artificiali, al fine di operare un confronto a coppie tra la flora lichenica in siti con simili livelli di inquinamento atmosferico, ma condizioni microclimatiche presumibilmente diverse. Lo studio della flora lichenica è stato svolto su Tilia sp. applicando il Lichen Diversity Value. Nel corso del 2015 e del 2016 sono state completate le indagini nella città di Padova, dove sono state individuate 6 stazioni, confermando i risultati ottenuti a Udine negli anni precedenti circa l’esistenza di una marcata differenza dei valori di LDV, che sono sempre maggiori nelle stazioni orientate a fianco dei corsi d’acqua artificiali. I livelli di alterazione della qualità dell’aria, oltre ad essere ottenuti da centraline automatiche, sono stati oggetto di una campagna di misurazione di 7 giorni durante l’inverno 2015, mediante l’utilizzo di campionatori passivi. Anche in questo modo si conferma che le concentrazioni di SO2, NO2 e NOx sono pressoché omogenee tra le coppie di stazioni. I dati raccolti sono stati elaborati nel corso del 2016 e sottoposti ad analisi statistica che ha mostrato una correlazione significativa tra i valori di LDV e i tutti parametri microclimatici misurati [temperatura dell’aria (°C), umidità relativa (%RH)] o calcolati [deficit di pressione di vapore [kPa], umidità assoluta (gr/m3)]. L’andamento delle temperature medie mensili dimostra che le stazioni orientate lungo i canali hanno dei valori medi e massimi inferiori con differenze, nei mesi più caldi, anche di 7 °C nei valori massimi. I valori medi mensili dell’umidità relativa sono sempre maggiori lungo i canali, sia nelle medie (+12%) che nei minimi (+20%). I risultati ottenuti evidenziano, in presenza di livelli di alterazione della qualità dell’aria omogenei, l’esistenza di una marcata differenza tra i transetti a fianco dei corsi d’acqua artificiali rispetto a quelli lontano dagli stessi. I valori di LDV, infatti, sono sempre superiori nelle stazioni dei transetti disposti lungo di essi, con differenze dei valori medi prossimi al 40% . E’ ipotizzabile che la maggiore disponibilità idrica determini una maggiore e più frequente idratazione dei talli, permettendo una attività metabolica che consente al lichene di affrontare lo stress indotto dall’inquinamento aerodiffuso.

Fattori limitanti la ricolonizzazione lichenica in ambiente urbano: il ruolo della disponibilità idrica / Panepinto, Francesco. - (2017 May 26).

Fattori limitanti la ricolonizzazione lichenica in ambiente urbano: il ruolo della disponibilità idrica

PANEPINTO, FRANCESCO
2017-05-26

Abstract

La ricerca è finalizzata allo studio del ruolo del mesoclima e dell'inquinamento nella persistenza e ricolonizzazione dei licheni epifiti in ambiente urbano, con particolare riguardo agli effetti della disponibilità idrica. Per testare il ruolo della disponibilità idrica sulla diversità lichenica sono state scelte due città-campione, Udine e Padova, in quanto presentano numerosi canali che attraversano il tessuto urbano e condizioni macroclimatiche comparabili. Sono state individuate coppie di transetti paralleli, di cui uno orientato lungo il percorso di questi corsi d’acqua artificiali, al fine di operare un confronto a coppie tra la flora lichenica in siti con simili livelli di inquinamento atmosferico, ma condizioni microclimatiche presumibilmente diverse. Lo studio della flora lichenica è stato svolto su Tilia sp. applicando il Lichen Diversity Value. Nel corso del 2015 e del 2016 sono state completate le indagini nella città di Padova, dove sono state individuate 6 stazioni, confermando i risultati ottenuti a Udine negli anni precedenti circa l’esistenza di una marcata differenza dei valori di LDV, che sono sempre maggiori nelle stazioni orientate a fianco dei corsi d’acqua artificiali. I livelli di alterazione della qualità dell’aria, oltre ad essere ottenuti da centraline automatiche, sono stati oggetto di una campagna di misurazione di 7 giorni durante l’inverno 2015, mediante l’utilizzo di campionatori passivi. Anche in questo modo si conferma che le concentrazioni di SO2, NO2 e NOx sono pressoché omogenee tra le coppie di stazioni. I dati raccolti sono stati elaborati nel corso del 2016 e sottoposti ad analisi statistica che ha mostrato una correlazione significativa tra i valori di LDV e i tutti parametri microclimatici misurati [temperatura dell’aria (°C), umidità relativa (%RH)] o calcolati [deficit di pressione di vapore [kPa], umidità assoluta (gr/m3)]. L’andamento delle temperature medie mensili dimostra che le stazioni orientate lungo i canali hanno dei valori medi e massimi inferiori con differenze, nei mesi più caldi, anche di 7 °C nei valori massimi. I valori medi mensili dell’umidità relativa sono sempre maggiori lungo i canali, sia nelle medie (+12%) che nei minimi (+20%). I risultati ottenuti evidenziano, in presenza di livelli di alterazione della qualità dell’aria omogenei, l’esistenza di una marcata differenza tra i transetti a fianco dei corsi d’acqua artificiali rispetto a quelli lontano dagli stessi. I valori di LDV, infatti, sono sempre superiori nelle stazioni dei transetti disposti lungo di essi, con differenze dei valori medi prossimi al 40% . E’ ipotizzabile che la maggiore disponibilità idrica determini una maggiore e più frequente idratazione dei talli, permettendo una attività metabolica che consente al lichene di affrontare lo stress indotto dall’inquinamento aerodiffuso.
26-mag-2017
TRETIACH, Mauro
28
2014/2015
Settore BIO/07 - Ecologia
Università degli Studi di Trieste
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