“Pensare topologicamente le forme dell’Ereignis” vuole essere un invito a prendere in esame quei disegni abbozzati da Heidegger all’interno di alcuni testi tra il 1932 e il 1942, che mirano a presentare la dinamicità del concetto in maniera non linguisticamente lineare. Tutte le figure che ho preso in considerazione (in Überlegungen II- VI, Beiträge, Die Geschichte des Seyns, Die Überwindung der Methaphysik) mostrano lo sviluppo verso quella del Geviert. La topologia è considerata la chiave interpretativa con cui poter leggere queste tracce, la spazialità delle quali rimanda al ventaglio dei concetti propri dell’Ereignis. “Mappare” così la questione al modo della Er-örterung heideggerina, permette di tenere insieme il movimento del venire in presenza appropriante tipico dell’evento. Le figure sono allora le “forme” entro le quali si può dirigere il pensiero che voglia indirizzarsi alla comprensione del problema, senza la pretesa di circoscriverlo definitivamente. La ricerca svolta parte dalla concezione di spazialità propria del Dasein di Sein und Zeit, per attraversare il “gioco” dello spazio con il tempo (Zeit-Spiel-Raum) che compare nei Beiträge zur Philosophie, per approdare infine nella spazio-temporalità propria dell’Ereignis. Quest’ultima trova un modo per esser detta a partire dall’inscindibilità con i concetti di storia (Geschichte), inizio (Anfang), differenza/diaferenza (Austrag), contesa (Streit), replica (Entgegnung) e s-fondo (Ab-grund). Nei cinque capitoli che strutturano il lavoro, la ricostruzione della “dinamica” dell’Ereignis fa sì che tutte le concettualità trovino il proprio spazio e al contempo siano situate le une accanto alle altre, in una ricostruzione che fa riferimento costante ai testi.
Pensare topologicamente le forme dell'Ereignis / Zampieri, Valentina. - (2019 Mar 28).
Pensare topologicamente le forme dell'Ereignis
ZAMPIERI, VALENTINA
2019-03-28
Abstract
“Pensare topologicamente le forme dell’Ereignis” vuole essere un invito a prendere in esame quei disegni abbozzati da Heidegger all’interno di alcuni testi tra il 1932 e il 1942, che mirano a presentare la dinamicità del concetto in maniera non linguisticamente lineare. Tutte le figure che ho preso in considerazione (in Überlegungen II- VI, Beiträge, Die Geschichte des Seyns, Die Überwindung der Methaphysik) mostrano lo sviluppo verso quella del Geviert. La topologia è considerata la chiave interpretativa con cui poter leggere queste tracce, la spazialità delle quali rimanda al ventaglio dei concetti propri dell’Ereignis. “Mappare” così la questione al modo della Er-örterung heideggerina, permette di tenere insieme il movimento del venire in presenza appropriante tipico dell’evento. Le figure sono allora le “forme” entro le quali si può dirigere il pensiero che voglia indirizzarsi alla comprensione del problema, senza la pretesa di circoscriverlo definitivamente. La ricerca svolta parte dalla concezione di spazialità propria del Dasein di Sein und Zeit, per attraversare il “gioco” dello spazio con il tempo (Zeit-Spiel-Raum) che compare nei Beiträge zur Philosophie, per approdare infine nella spazio-temporalità propria dell’Ereignis. Quest’ultima trova un modo per esser detta a partire dall’inscindibilità con i concetti di storia (Geschichte), inizio (Anfang), differenza/diaferenza (Austrag), contesa (Streit), replica (Entgegnung) e s-fondo (Ab-grund). Nei cinque capitoli che strutturano il lavoro, la ricostruzione della “dinamica” dell’Ereignis fa sì che tutte le concettualità trovino il proprio spazio e al contempo siano situate le une accanto alle altre, in una ricostruzione che fa riferimento costante ai testi.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Tesi.Zampieri
Tipologia:
Tesi di dottorato
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