Il poeta, musicista, artista e teorico Gerhard Rühm – tra i fondatori della Wiener Gruppe e ancora in attività – è una delle figure principali della neoavanguardia internazionale ed è considerato in Germania colui che nel modo più intransigente e conseguente ha allargato gli orizzonti della poesia, contaminandola coi linguaggi della musica, dell’arte figurativa, dei nuovi media. Il lavoro poetico di Rühm si orienta secondo i principi della riduzione e della desemantizzazione del linguaggio e si concretizza in due grandi aree tematiche: la poesia visuale e quella uditiva (visuelle und auditive poesie). Con “poesia auditiva” Rühm intende quelle opere che si muovono fra letteratura e musica, che rappresentano una soglia, una transizione e una traduzione dei due diversi linguaggi uno nell’altro. Tuttavia, nonostante la riconosciuta importanza e valore dell’opera di Rühm, proprio l’aspetto intermediale e di sconfinamento fra diversi linguaggi sembra essere stato piuttosto trascurato dalla critica e dalla ricerca. Il contributo vuole indagare l’originale teoria linguistica di Rühm e mettere così in luce come la base materiale, gli elementi primi delle sue ardite sperimentazioni poetiche, i fonemi, vengano ordinati o associati da Rühm non secondo la normale sintassi della lingua, ma secondo una grammatica musicale.
Poesia e musica in Gerhard Rühm
Ulisse Doga'
2023-01-01
Abstract
Il poeta, musicista, artista e teorico Gerhard Rühm – tra i fondatori della Wiener Gruppe e ancora in attività – è una delle figure principali della neoavanguardia internazionale ed è considerato in Germania colui che nel modo più intransigente e conseguente ha allargato gli orizzonti della poesia, contaminandola coi linguaggi della musica, dell’arte figurativa, dei nuovi media. Il lavoro poetico di Rühm si orienta secondo i principi della riduzione e della desemantizzazione del linguaggio e si concretizza in due grandi aree tematiche: la poesia visuale e quella uditiva (visuelle und auditive poesie). Con “poesia auditiva” Rühm intende quelle opere che si muovono fra letteratura e musica, che rappresentano una soglia, una transizione e una traduzione dei due diversi linguaggi uno nell’altro. Tuttavia, nonostante la riconosciuta importanza e valore dell’opera di Rühm, proprio l’aspetto intermediale e di sconfinamento fra diversi linguaggi sembra essere stato piuttosto trascurato dalla critica e dalla ricerca. Il contributo vuole indagare l’originale teoria linguistica di Rühm e mettere così in luce come la base materiale, gli elementi primi delle sue ardite sperimentazioni poetiche, i fonemi, vengano ordinati o associati da Rühm non secondo la normale sintassi della lingua, ma secondo una grammatica musicale.File | Dimensione | Formato | |
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