Questo saggio intende approfondire il nesso tra interiorità cristiana e dottrina della “nuova creazione” nella riflessione antropologica di Romano Guardini. In primo luogo, saranno ripercorse le modalità con cui Guardini definisce l’interiorità cristiana. Secondo Guardini, l’interiorità cristiana in senso pieno è quella creata da Dio nell’uomo. È Dio stesso, infatti, a creare la profondità interiore in cui viene ad abitare. Quando Dio viene presso il credente è l’intimità di Dio che viene all’uomo: pertanto, l’interiorità più intima dell’uomo è Dio stesso. A seguire viene analizzata l’idea di “nuova creazione”. L’esistenza del cristiano si fonda secondo Guardini su una lotta con sé stessi, ma nel tramonto della vecchia condizione della creazione prende forma il “nuovo”. Punto di avvio di quest’opera di recreatio è l’Incarnazione di Gesù Cristo, il quale rappresenta un inizio assoluto: tutto in Cristo trova spazio per essere modificato e trasfigurato. Accettando che in se stessi si vive “in Dio” si diviene davvero se stessi, sostiene Guardini: l’uomo diventa persona solo nell’elemento pneumatico e nella fede, ovvero a partire dalla grazia e dall’in-esistere nel figlio di Dio, nella reciproca compenetrazione tra sé e il Figlio.

Interiorità e “nuova creazione” nella riflessione antropologica di Romano Guardini

Lorenzo Pompeo
2024-01-01

Abstract

Questo saggio intende approfondire il nesso tra interiorità cristiana e dottrina della “nuova creazione” nella riflessione antropologica di Romano Guardini. In primo luogo, saranno ripercorse le modalità con cui Guardini definisce l’interiorità cristiana. Secondo Guardini, l’interiorità cristiana in senso pieno è quella creata da Dio nell’uomo. È Dio stesso, infatti, a creare la profondità interiore in cui viene ad abitare. Quando Dio viene presso il credente è l’intimità di Dio che viene all’uomo: pertanto, l’interiorità più intima dell’uomo è Dio stesso. A seguire viene analizzata l’idea di “nuova creazione”. L’esistenza del cristiano si fonda secondo Guardini su una lotta con sé stessi, ma nel tramonto della vecchia condizione della creazione prende forma il “nuovo”. Punto di avvio di quest’opera di recreatio è l’Incarnazione di Gesù Cristo, il quale rappresenta un inizio assoluto: tutto in Cristo trova spazio per essere modificato e trasfigurato. Accettando che in se stessi si vive “in Dio” si diviene davvero se stessi, sostiene Guardini: l’uomo diventa persona solo nell’elemento pneumatico e nella fede, ovvero a partire dalla grazia e dall’in-esistere nel figlio di Dio, nella reciproca compenetrazione tra sé e il Figlio.
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